Attivisti Ue, fare luce su relazioni Kaili con mondo tech 

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BRUXELLES, 12 GEN – L’ex vicepresidente del Parlamento europeo Eva Kaili, in carcere dal dicembre scorso con l’accusa di corruzione nell’ambito del Qatargate, avrebbe abusato della sua posizione per promuovere tecnologie dubbie in Ue. E’ l’accusa mossa dall’ong tedesca ‘Digital Courage’, attiva dal 1987 per i diritti fondamentali e la protezione dei dati, secondo la quale le indagini giudiziarie in corso sulla politica ellenica dovrebbero essere estese anche a sospette collaborazioni con alcune aziende del digitale.

L’associazione con base a Bruxelles punta il dito sul ruolo che Kaili avrebbe svolto nell’iter parlamentare per spingere la controversa legge Ue ‘Chatcontrol’, che permette ai provider di comunicazioni elettroniche come WhatsApp o Messenger di scansionare le chat private alla ricerca di contenuti pedopornografici, in deroga alla direttiva europea sulla privacy. Kaili “è una delle principali sostenitrici della proposta di legge per il controllo della chat”, scrivono gli attivisti, chiedendo che “il processo legislativo sia sospeso e che la sua posizione sia indagata senza pregiudizi”.

Oltre a “elogiare lo stato autoritario del Qatar”, evidenzia ancora l’ong, Kaili ha anche “minimizzato lo spionaggio avvenuto ai danni dell’opposizione in Grecia con lo spyware Predator” ed “elogiato il contributo della società tecnologica ‘Thorn’ dell’attore hollywoodiano Ashton Kutcher alla lotta contro la pornografia infantile”, mancando di “ogni neutralità” politica.

Source: ansa.it