La UBS di Perugia si allea con il colosso UCL di Londra per l’alta formazione
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La Londra delle grandi università apre le porte alle piccole scuole per dirigenti italiane. UBS, la Umbria Business School, ha siglato uno storico accordo con UCL School of Management, la più importante università di Londra. L’istituzione accademica di Perugia, nata nel 2018 su spinta e idea di Riccardo Stefanelli, è una costola di Confindustria Umbria: Stefanelli, co-amministratore delegato di Brunello Cucinelli, marchio globale del lusso nel borgo di Solomeo a due passi da Perugia, ricopre la carica di presidente della divisione Sistemi Formativi, il braccio “accademico” dell’associazione degli industriali, e BSU è la sua creatura.
Uno storico accordo
L’accordo con UCL, unico per una business school regionale, prevede che gli iscritti alla UBS potranno godere di 1 giornata di formazione ad altissimo livello a Londra, la prossima estate presso l’ateneo britannico: altre 2 giornate saranno dedicate a incontri e relazioni; e una istituzionale con incontri in Ambasciata d’Italia e a Westminster, il parlamento inglese: sarà un modo per rafforzare le relazioni bilaterali tra i due paesi. Il pacchetto fa parte dei programmi di studi della scuola, ma è acquistabile anche singolarmente.
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BSU compie 5 anni
L’accordo celebra i primi cinque anni di vita della scuola: il compleanno si festeggia con numeri notevoli, per una neonata realtà: 12mila iscritti e 1000 aziende coinvolte. Un successo reso possibile anche da un programma internazionale, all’interno del quale si iscrive anche l’alleanza con UCL, che ha portato nelle aule di Perugia e Assisi della BSU, docenti dalle più prestigiose università del mondo. Ora, sarà possibile anche il contrario: portare i manager a studiare a Londra. L’Umbria è una piccola regione, da sempre carente sulla formazione per professionisti. “Appena sono stato nominato – spiega Stefanelli – ho voluto colmare questo vuoto“. Fino al 2018, i dirigenti d’azienda erano costrette ad andare fino a Bologna o alla Luiss di Roma per seguire corsi post-universitari. “Non vogliamo fare concorrenza alle altre scuole italiane, molto più affermate e grandi di noi” fa professione di umiltà Stefanelli.
L’impronta umanista di Brunello Cucinelli
Ma il manager guarda anche fuori dai confini: finora la scuola ha attratto il bacino regionale dei manager che non trovavano un’offerta formativa in zona. “L’accordo di UCL servirà ad attrarre professionisti anche da fuori Regione, da tutto il Centro Italia” auspica Stefanelli. Come braccio destro di Cucinelli, l’imprenditore-filosofo umbro, “anche la business school si ispira a quel principio di Neo-Umanesimo che da sempre è la cifra della nostra azienda: un capitalismo che mette al centro la persona e non la mortifica”.
Il mercato delle Business School
L’anello di congiunzione tra la UBS e Londra è stato il perugino Paolo Taticchi, professore di sostenibilità a UCL, capo dell’Executive Education, e membro del comitato di consiglieri della scuola umbra: accademico italiano più influente al mondo, tra gli Under 40, e premiato come cavaliere dal presidente Sergio Mattarella, il professore è uno dei maggiori esperti sui temi ESG: “Nel panorama delle Business School, l’Italia ha tre grandi e ormai affermate, Bocconi, Polimi e Luiss, ma è il paese con il più basso numero di scuole per dirigenti”. Ora che Perugia e Londra sono più vicine, la piccola UBS punta a diventare una delle business school regionali più importanti d’Italia, colmando anche una carenza del paese.
Source: ilsole24ore.com