Serie A: Roma batte Verona 1-0, decide un gol di Solbakken

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Serie A: Roma batte Verona 1-0, decide un gol di Solbakken La cronaca

A fatica e contro le assenze, ma la Roma riparte. Lo fa dall’abbraccio di gruppo che a fine partita Mourinho ha voluto al centro del campo. Un discorso e i complimenti alla squadra che vince 1-0 contro un Verona che era in serie positiva da quattro partite. E a far restare la squadra di Mourinho al terzo posto è l’uomo che non ti aspetti: Ola Solbakken. Per restare in zona Champions basta il gol allo scadere del primo tempo del norvegese, ma ai guai della Roma, però, sembra non esserci fine, perché nonostante Abraham stringa i denti a causa di un attacco influenzale che lo ha colpito nella notte prima della partita, l’inglese parte titolare ma dopo quindici minuti deve abbandonare il campo per uno scontro di gioco con Mancini e un problema all’occhio destro che non gli permette di continuare. Al suo posto entra Belotti che lotta su ogni pallone in un primo tempo con tantissimi falli (22). Completamente ridisegnato l’attacco giallorosso, visto che anche Dybala e Pellegrini hanno dovuto alzare bandiera bianca per preservarsi in vista della sfida di giovedì contro il Salisburgo. E se il capitano giallorosso va almeno in panchina, l’argentino si è potuto solo affacciare a bordo campo in “abiti civili” per caricare la squadra e seguire la partita dagli spalti insieme a Darboe. L’obiettivo di Mou sarà riaverlo per l’Europa, per questo nel frattempo lancia Solbakken all’esordio da titolare e ritrova Karsdorp dal primo minuto dopo la lite di Reggio Emilia.

Scelte che premiano lo Special One visto che a indirizzare la gara a pochi minuti dall’intervallo è proprio il norvegese. Primo gol con la maglia della Roma anche se all’Olimpico, con la divisa del Bodo, aveva già segnato. Porta diversa, ma stesso minuto, perché anche nella fase a gironi della Conference League di un anno fa trovava il gol al 45′. Stavolta, però, lo fa per i giallorossi che nella ripresa ripartono con gli stessi undici, a differenza del Verona che rientrando dagli spogliatoi cambia l’ammonito Hien per Coppola e poco dopo anche Lazovic e Gaich, per Braaf e Lasagna. Nel secondo tempo, come nel primo, a brillare non è certo il gioco, con le due squadre che, al di là del colpo di testa di Belotti parato da Monitpò, non riescono a produrre altri tiri nello specchio della porta, nonostante il Verona provi a giocare di più nella metà campo giallorossa. Ma al triplice fischio è la Roma a esultare per i tre punti con la quarta vittoria casalinga consecutiva senza subire gol come non succedeva dal 2014. Capitolo Fedayn: lo spicchio di curva riservato allo storico gruppo organizzato del tifo giallorosso è rimasto vuoto fino al fischio d’inizio, salvo poi fare il proprio ingresso sugli spalti tra la standing ovation del pubblico. Un gesto che fa seguito a quello degli ultras della Stella Rossa che sabato durante la partita di campionato avevano bruciano lo striscione dei Fedayn, rubato settimane prima nella Capitale in un agguato ai tifosi ella Roma dopo la gara con l’Empoli.  

Source: ansa.it