Ambasciatore russo in Usa: «Occidente porta umanità ad Armageddon»

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Europa

Un arresto del presidente russo all’estero ai sensi del mandato della Corte penale internazionale (Cpi) diventerebbe un casus belli, ha detto il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitry Medvedev.

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I punti chiave

  • Medvedev, certi Paesi capiscono solo il linguaggio della forza

    Il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitry Medvedev si è detto convinto che alcuni Paesi “capiscano solo il linguaggio della forza”. “Non ha senso negoziare con alcuni Paesi, blocchi o associazioni di nazioni – ha detto Medvedev in un’intervista con i media russi, tra cui la Tass – poiché capiscono solo il linguaggio della forza”.

  • Medvedev, arresto Putin equivarrebbe a dichiarazione di guerra

    Un arresto del presidente russo all’estero ai sensi del mandato della Corte penale internazionale (Cpi) diventerebbe un casus belli, ha detto il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitry Medvedev, rispondendo questa mattina a domande dei giornalisti e degli utenti dei social media, secondo quanto riporta la Tass. “Immaginiamo – ovviamente, questa è una situazione che non si verificherà mai, sì – ma immaginiamo che accada effettivamente. Un presidente in carica di una potenza nucleare viene, per esempio, in Germania, e viene arrestato. Cosa sarebbe questo? Una dichiarazione di guerra contro la Federazione Russa! In questo caso, tutti i nostri mezzi volerebbero al Bundestag, all’ufficio del Cancelliere e così via”. Commentando le parole del ministro federale tedesco della Giustizia Marco Buschmann secondo cui Berlino dovrà attuare la sentenza della Corte penale internazionale e arrestare il leader russo, se dovesse entrare in territorio tedesco, Medvedev ha osservato: “Si rende conto che sarebbe un casus belli, una dichiarazione di guerra? O non ha fatto i compiti?”, ha concluso.

  • Amb.russo in Usa, ’Occidente porta umanità ad Armageddon’

    “I Paesi occidentali guidati dagli Stati Uniti hanno deciso di portare l’umanità sull’orlo di un Armageddon nucleare”: lo ha detto a Washington, secondo la Tass, l’ambasciatore russo negli Stati Uniti Anatoly Antonov, rispondendo alle dichiarazioni di alti funzionari statunitensi secondo cui le munizioni all’uranio impoverito sarebbero armi utilizzate da decenni e non presenterebbero alcun rischio elevato. “Commentare questo tipo di assurdità è davvero difficile. Le autorità statunitensi hanno raggiunto un nuovo minimo con le loro dichiarazioni irresponsabili”, ha detto Antonov.

Source: ilsole24ore.com