Francia, maxi-protesta contro la riforma delle pensioni. Scontri e incendi. Oltre 100 agenti feriti

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La Francia scende di nuovo in piazza contro la riforma delle pensioni. E si ripetono violenze e disordini.

Partecipazione massiccia alla prima giornata di mobilitazione nazionale da quando Emmanuel Macron ha infiammato l’opinione pubblica, facendo passare l’innalzamento dell’età pensionabile da 62 a 64 anni senza il voto del Parlamento, applicando l’articolo 49.3 della Costituzione. Centinaia di migliaia di persone si sono riversate per le strade di tutta la Francia in oltre 200 proteste, 800mila persone in corteo nella sola Parigi e 3,5 milioni in tutto il Paese, secondo il sindacato Cgt. Per le autorità, invece, i manifestanti sono stati poco più di un milione.

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Le organizzazioni sindacali hanno indetto un’altra giornata di mobilitazione per martedì 28 marzo, in coincidenza con la visita ufficiale di re Carlo III d’Inghilterra in Francia.

Francia, violenti scontri alle proteste contro la riforma delle pensioni

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I black bloc in azione

Violenti scontri con la polizia sono scoppiati nella capitale, con la presenza secondo i media di circa un migliaio di black bloc. Al corteo parigino lanci di sampietrini e di fuochi d’artificio, anche contro gli agenti, mentre la polizia ha più volte caricato e usato lacrimogeni. Un poliziotto è stato ferito da una pietra che l’ha colpito alla testa. Una trentina i fermi nella sola Parigi, ma arresti sono stati effettuati anche in altre città, con scontri a Rennes e Nantes. In tutto sono stati feriti 123 fra poliziotti e gendarmi. Lo ha comunicato il ministro dell’Interno, Gérald Darmanin. Il numero dei fermati è salito per il momento a 80.

Le accuse dei sindacati

Emmanuel Macron ha “gettato una tanica di benzina sul fuoco”, ha accusato il sindacalista Philippe Martinez, segretario generale della Cgt, poco prima dell’inizio della marcia, mentre il presidente francese si trovava a Bruxelles per il Consiglio europeo. Il riferimento è all’intervista rilasciata da Macron mercoledì a Tf1 e France 2, che è stata seguita da 10 milioni di persone, in cui il presidente francese ha chiarito che sulla riforma delle pensioni non si torna indietro: “Non è un lusso ma una necessità”, e ora si attende il parere della Corte costituzionale, ma andrà applicata entro fine anno.

Source: ilsole24ore.com