Ucraina ultime notizie. Von der Leyen: presto una proposta Ue per rafforzare pesantemente la produzione di munizioni
Le forze armate ucraine sono pronte a lanciare un imminente contrattacco su Bakhmut approfinttando del fatto che le truppe russe vicino alla città “sono stremate”. La Russia intanto, per bocca dell’ambasciatore a Washington Antonov rilancia le minacce: «I Paesi occidentali guidati dagli Stati Uniti hanno deciso di portare l’umanità sull’orlo di un Armageddon nucleare». Giallo sul ritiro della Wagner in Ucraina annunciato da Bloomberg. Prigozhin smentisce
I punti chiave
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Mosca: ucraini fanno uso crescente di jet militari nel Lugansk
Gli addetti all’osservazione aerea delle forze armate russe hanno notato un uso crescente di jet militari da parte delle forze ucraine nella zona di Kupyansk, nel Lugansk, in Donbass: lo scrive la Tass, che cita una fonte militare filorussa locale. “I nostri posti di osservazione di difesa aerea hanno comunicato un numero crescente di voli di caccia militari nemici”, ha dichiarato all’agenzia russa Andrei Marochko, ufficiale in pensione della milizia dell’autoproclamata Repubblica popolare di Lugansk, che ha parlato di avvistamenti di Sukhoi Su-24 e Su-27 e di Mig-29 ucraini di fabbricazione sovietica.
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Medvedev: proiettili uranio impoverito aprirebbero vaso Pandora
Il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitry Medvedev ha esortato gli ucraini a considerare se vogliono aprire un vaso di Pandora consentendo ai loro alleati occidentali di fornire munizioni all’uranio impoverito. “Penso che in questo momento sarebbe bello anche per la stessa popolazione, che è rimasta all’interno dello stato ucraino, chiedersi: vogliono che vengano usate armi del genere? Dopotutto, aprono il vaso di Pandora”, ha detto Medvedev in un’intervista con i media russi e gli utenti di VKontakte, rispondendo a una domanda della TASS. “Sono loro che lo fanno, e non viceversa”.
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Msf: «Distruzione strutture sanitarie, gravi ostacoli all’assistenza»
Medici Senza Frontiere (Msf) denuncia “la distruzione massiccia e diffusa delle strutture sanitarie in Ucraina e la grave difficoltà di accesso all’assistenza medica per la popolazione sotto l’occupazione militare russa”. Msf esorta “tutte le parti coinvolte nel conflitto a rispettare il diritto internazionale umanitario e l’obbligo di proteggere la popolazione civile, le infrastrutture e di garantire l’accesso ai farmaci salvavita e alle forniture mediche per le persone che ne hanno bisogno”, come si legge in un comunicato. “Il nostro staff ha visto ospedali, case, scuole, negozi e parchi giochi ridotti in macerie. In alcune delle città e dei villaggi in cui lavoriamo, la distruzione è stata assoluta. Lungo i 1.000 km di linea del fronte in Ucraina, alcune aree sono state letteralmente cancellate dalla mappa”, dichiara Christopher Stokes, responsabile dei programmi di Msf in Ucraina.
Dopo l’escalation del conflitto nel febbraio 2022, i team di Msf si sono immediatamente attivati per valutare i bisogni medici e umanitari della popolazione in 161 città e villaggi delle regioni di Donetsk e Kherson e per fornire supporto medico a chi vive vicino alle linee del fronte. Nonostante il tentativo di lavorare su entrambi i lati del fronte, Msf precisa di essere stata in grado di operare solo nelle aree sotto il controllo ucraino, con la conseguente possibilità di osservare la situazione solo in queste zone.
Source: ilsole24ore.com