Borsa, partenza cauta per l’Europa. A Piazza Affari focus sul risiko bancario

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(Il Sole 24 Ore Radiocor) – Le prospettive di inflazione e le mosse delle banche centrali su entrambe le sponde dell’Atlantico restano al centro dell’attenzione dei listini azionari europei, che iniziano la seduta poco sotto la parità. Nella giornata di lunedì la presidente della Bce, Christine Lagarde, ha lasciato poche speranze agli investitori, sottolineando che non ci sono «segnali chiari» che l’inflazione abbia «raggiunto il picco», mentre i dati macroeconomici deboli pubblicati negli Usa consentono ai mercati di tornare a scommettere su una pausa del ciclo rialzista della Fed. I future sui Fed Funds considerano ora probabile al 78% il mantenimento dello status quo al vertice della prossima settimana. La banca centrale australiana, intanto, ha alzato i tassi di 25 punti base e indicato possibili nuovi rialzi in futuro.

Nelle prime battute si muovono quindi sotto la parità il FTSE MIB di Milano, il CAC 40 di Parigi, il DAX 30 di Francoforte, l’AEX di Amsterdam e l’IBEX 35 di Madrid.

Torna sotto i riflettori il risiko bancario

Tra i titoli principali, resta sotto i riflettori Banca Mps, mentre si susseguono le ipotesi di operazioni straordinarie in arrivo: Repubblica questa volta avrebbe individuato il «cavaliere bianco» in Bper. Focus anche su Pirelli & C, in attesa di novità sul Golden Power, e Raiway, col ritorno dell’ipotesi di fusione con Eitowers. Sul mercato dei cambi, l’euro consolida le posizioni a 1,0727 dollari (da 1,0713 ieri in chiusura). La moneta unica vale anche 149,55 yen (149,60), mentre il rapporto dollaro/yen è a 139,42 (139,63). Perde quota il prezzo del petrolio: il future luglio sul Wti segna -0,68% a 71,66 dollari al barile, mentre la consegna agosto sul Brent scivola dello 0,46% a 76,36 dollari. Sale ancora il prezzo del gas naturale ad Amsterdam: il future luglio segna +3,9% a 29,65 euro dopo aver superato quota 30 euro (top a 30,5) per la prima volta da due settimane con l’inizio della controffensiva ucraina.

Tokyo chiude in rialzo, Nikkei tocca massimi dal 1990

Chiusura in rialzo per la Borsa di Tokyo con l’Indice Nikkei che ha aggiornato i nuovi massimi dal luglio del 1990. Gli scambi hanno beneficiato della buona intonazione del comparto bancario e manifatturiero che hanno sfruttato i guadagni di Wall Street dopo l’ultimo round di dati economici Usa e le prospettive economiche sempre piu’ positive per l’economia giapponese. A fine seduta l’Indie Nikkei ha segnato un rialzo dello 0,9% chiudendo a 32.506,78 punti. Bene anche il piu’ ampio Indice Topix che ha terminato con un guadagno dello 0,74% a quota 2.236,28 punti.

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La banca centrale australiana alza i tassi

La banca centrale australiana ha alzato i tassi di interesse di un quarto di punto, portandoli ai massimi di 11 anni e ha avvertito che potrebbero essere necessarie ulteriori strette per garantire che l’inflazione torni all’obiettivo. Al termine della riunione politica di giugno, la Reserve Bank of Australia (RBA) ha aumentato il tasso di liquidità al 4,1%, affermando che l’inflazione è ancora troppo alta e che vuole evitare che le aspettative di prezzi elevati si radichino. I mercati si erano orientati verso una pausa, sebbene avessero previsto un 40% di possibilità che la Rba aumentasse di 25 punti base.



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