Borse europee guardinghe, attesa per l’inflazione Usa. A Piazza Affari scatta Eni
(Il Sole 24 Ore Radiocor) – Avvio debole per l’Europa, con gli investitori che appaiono più cauti dopo l’entusiasmo che ha sostenuto ieri gli indici dopo l’apertura di Christine Lagarde, presidente della Bce, a una pausa nella politica restrittiva nella prossima riunione di settembre. Il FTSE MIB è in calo, come il CAC 40 di Parigi dello 0,18%, e il DAX 40 di Francoforte, in linea con quelli sul FT-SE 100 di Londra. Ieri la Bce ha alzato, come previsto, i tassi di interesse di 25 punti base e per il futuro Lagarde non ha dato indicazioni precise. I mercati hanno interpretato le sue parole come “dovish” (colomba) e hanno chiuso la seduta in netto rialzo. Wall Street ha poi chiuso in calo e questa mattina anche Tokyo ha perso lo 0,4% con la Banca del Giappone che ha annunciato che manterrà inalterata la propria politica dei tassi. Intanto continua la pubblicazione delle semestrali, che restano un focus per gli investitori, quando oggi sono previsti in calendario alcuni dati chiave, come l’inflazione tedesca e l’inflazione Pce negli Usa.
A Milano scatta Eni dopo i conti sopra le attese
Tra i titoli, a Milano si muove in testa al Ftse Mib Azimut, che estende i guadagni della vigilia dopo i conti. In terreno positivo anche Eni, che ha pubblicati risultati del secondo trimestre 2023 sopra le attese. In calo Pirelli & C, che ha registrato solidi risultati per il primo semestre dell’anno e ha confermato la guidance, mostrando cautela per l’andamento del mercato. Debole Amplifon dopo il buon progresso della vigilia.
Euro resta sotto 1,10 dollari, piatto il petrolio e giù il gas
Sul mercato dei cambi, l’euro passa di mano a 1,0969 dollari (1,0997 ieri in chiusura) e 152,544 yen (155,103). Il cambio dollaro/yen è a 139,063 (141,068). Piatto il prezzo del petrolio: il contratto consegna Settembre sul Brent segna un -0,07% a 84,18 dollari al barile e quello di pari scadenza sul Wti -0,01% a 80,08 dollari al barile. Ad Amsterdam, infine, il prezzo del gas scivola del 2,6% a 27,7 euro al megawattora.
Spread con Bund a 159 punti, rendimento sale al 4,14%
In lieve calo lo spread tra BTp e Bund. Il differenziale di rendimento tra il BTp decennale benchmark (Isin IT0005518128) e il titolo tedesco di pari durata è indicato a 159 punti base dai 160 punti di ieri. In sensibile aumento, invece, il rendimento del BTp decennale benchmark al 4,14% dal 4,06% di ieri.