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Dopo l’annuncio dell’uscita dal mercato rumeno nel novembre scorso e le indiscrezioni sulle trattative con la socità greca Public Power Corporation, Enel ha annunciato l’accordo per la vendita di tutte le partecipazioni detenute in Romania. L’accordo prevede che PPC verserà un corrispettivo complessivo di circa 1,26 miliardi di euro, di cui circa 1,9 miliardi di euro in termini di enterprise value (valore dell’equity più il debito sul 100%).
La vendita ridurrà il debito Enel di 1,7 miliardi nel 2023
Complessivamente, spiega una nota diffusa dalla società, si prevede che l’operazione genererà un effetto positivo totale sull’indebitamento netto consolidato del di circa 1,7 miliardi di euro, di cui circa 100 milioni di euro nel 2022 e la rimanente parte nel 2023, insieme a un impatto negativo cumulato nel 2022-2023 sull’utile netto del gruppo di circa 1,4 miliardi di euro, di cui circa 600 milioni di euro collegati al rilascio della riserva cambi, da contabilizzare nel 2023. Non sono invece previsti impatti dell’operazione sui risultati economici ordinari del gruppo. L’operazione è in linea con l’attuale piano strategico del gruppo, annunciato a novembre, che prevede di uscire da alcuni paesi, tra cui anche l’Argentina e il Perù, e conseguire il riposizionamento di Enel nei paesi a maggior crescita in cui ha una presenza integrata, ossia Italia, Spagna, Stati Uniti, Brasile, Cile e Colombia.
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Starace: orgogliosi dei risultati raggiunti nel paese dal 2005
«La cessione di tutte le nostre attività in Romania è un ulteriore passo in avanti nell’attuazione del piano di dismissioni annunciato in occasione della presentazione del piano strategico 2023-2025 di Enel”, ha dichiarato l’ad Enel Francesco Starace. “Siamo orgogliosi dei risultati che siamo riusciti a raggiungere dal nostro ingresso nel paese nel 2005 e riconosciamo l’impegno e la dedizione delle nostre colleghe e colleghi, che ci hanno consentito di diventare uno dei principali operatori energetici integrati della Romania. Siamo convinti che un player internazionale di primo piano quale PPC saprà proseguire con successo il lavoro avviato». Il corrispettivo totale previsto dalla transazione è soggetto ad aggiustamenti usuali per questo tipo di operazioni e a un meccanismo di earn-out concernente un eventuale pagamento aggiuntivo basato sul futuro valore del business retail. Il perfezionamento della cessione, previsto entro il terzo trimestre del 2023, è soggetto ad alcune condizioni sospensive usuali per questo tipo di operazioni, tra cui l’approvazione da parte delle competenti Autorità in materia di concorrenza.
Source: ilsole24ore.com