Momenti di grande paura in Germania, dove ieri sera otto persone sono state uccise con colpi di arma da fuoco in una chiesa di testimoni di Geova, nella città di Amburgo. Qualcuno ha sparato nella mischia durante una riunione e, secondo la Bild, nel bilancio di questa tragica notte nel quartiere di Altersdorf, altri otto dei presenti nell’edificio in quel momento sono rimasti gravemente feriti e sono stati trasportati in ospedale.
Dietro la strage commessa ieri nella chiesa dei testimoni di Geova, ci sarebbe un ex membro della stessa comunità. È quello che scrive lo Spiegel sull’attentato
L’ALLARME
La polizia, intervenuta velocemente sul posto, ha lanciato l’allerta, e ha chiesto ai residenti della zona e dei quartieri limitrofi di restare chiusi in casa, affermando in un primo momento che “l’allarme” era “in corso” e c’era “pericolo estremo” per le strade della città anseatica. Inizialmente si era infatti temuto che a colpire fossero state una o più persone, datesi poi alla fuga. Nelle ore successive, un portavoce delle forze dell’ordine ha chiarito che non c’erano indizi che potessero confermare questo timore e l’allarme è rientrato.
L’INDAGINE
Gli inquirenti hanno catalogato l’accaduto come “Amoktat”, termine che si usa in tedesco per definire il gesto folle di chi spara nella massa. E adesso ritengono che il responsabile della strage potrebbe essere fra le vittime: “Ma non abbiamo la certezza al cento per cento, e ci sono verifiche su questo”, ha spiegato ancora il portavoce. “Siamo stati allertati alle 21.15, e poiché eravamo molto vicini all’edificio, siamo arrivati velocemente sul posto”, ha detto la polizia nello statement ufficiale. “Gli agenti entrati nella palazzina a tre piani hanno sentito sparare ancora un colpo. E al piano di sopra è stato rinvenuto un uomo, poi deceduto”. Non è chiaro che tipo di riunione fosse in corso nella chiesa, dove si tiene una messa due volte alla settimana, proprio nelle ore serali.
Secondo le informazioni dello Spiegel, la persona sospettata avrebbe fra i 30 e i 40 anni, e stando alle prime ricostruzioni degli inquirenti potrebbe essere morta sul posto. L’esecutore della strage non sarebbe noto come estremista alle forze dell’ordine. L’arma utilizzata sarebbe una pistola. Non è ancora chiaro se fosse detenuta legalmente.
Stando all’Hamburger Abendblatt, sono diciassette le persone rimaste illese ieri sera durante l’attacco nella chiesa dei testimoni di Geova, ad Amburgo. La polizia non ha ancora fornito un bilancio ufficiale.
“Le notizia sugli spari nella chiesa dei testimoni di Geova sono sconvolgenti”, ha commentato il sindaco Peter Tschenscher su Twitter, esprimendo “profondo cordoglio per le vittime e per le loro famiglie”. “Le forze dell’ordine lavorano intensamente alle indagini”, ha poi assicurato. Anche l’arcivescovado ha espresso il suo cordoglio: “Ad Amburgo più persone sono rimaste vittime di un brutale atto criminale. C’è ancora molto da chiarire. Siamo scioccati. E preghiamo insieme. Il nostro pensiero va a chi è rimasto ferito e a chi è stato strappato alla vita”.
“Apprendo con grande tristezza della strage avvenuta ieri sera ad Amburgo. In questa tragica circostanza, esprimo profondo cordoglio e vicinanza ai familiari delle vittime e al popolo tedesco”. Lo scrive sui social la presidente del Consiglio Giorgia Meloni.
Apprendo con grande tristezza della strage avvenuta ieri sera ad Amburgo. In questa tragica circostanza, esprimo profondo cordoglio e vicinanza ai familiari delle vittime e al popolo tedesco.
— Giorgia Meloni (@GiorgiaMeloni) March 10, 2023
“Seguo con apprensione gli sviluppi della strage avvenuta in una chiesa dei Testimoni di Geova ad Amburgo. Esprimo il mio cordoglio alle famiglie delle vittime e vicinanza a quanti sono rimasti feriti in questo vergognoso attacco”. Lo scrive su Twitter il ministro degli Esteri e vicepremier Antonio Tajani.
“Gli attacchi sono sempre spregevoli ma attacchi a luoghi di culto che si definiscono luoghi di pace sono veramente scioccanti. Come ha detto il cancelliere Scholz questo è un brutale atto di violenza. I miei pensieri sono con le vittime e con le loro famiglie e amici”. Lo ha detto la commissaria Ue agli Affari interni Ylva Johansson in un punto con la stampa a Bruxelles. “Sono stata in contatto con il ministro degli Interni” tedesco “questa mattina e naturalmente siamo pronti a dare il nostro sostegno nel modo che potrebbe essere necessario”, ha segnalato Johansson dopo aver lodato l’azione della polizia di Amburgo.
Source: ansa.it