Carceri: Pd ritira firme a ddl su detenute madri, testo decade

I parlamentari del Pd ritirano le firme alla proposta di legge a favore delle detenute madri e quindi il provvedimento, essendo stato presentato da loro in quota opposizione, decade. “Questo era un testo che era già stato votato da un ramo del Parlamento nella precedente legislatura. Noi lo avevamo ripresentato per migliorare le condizioni delle detenute madri, ma la maggioranza lo ha trasformato inserendovi norme che di fatto peggiorano le cose consentendo addirittura alle donne incinte o con figli di meno di un anno di età di andare in carcere. Così non ha più senso, quindi ritiriamo le firme”, spiega il Dem Alessandro Zan.

Ostellari, la gravidanza non sarà più una scusa – “In Commissione Giustizia alla Camera è stata accolta la nostra richiesta, sostenuta da tutto il centrodestra, di riforma dell’articolo 146 del codice penale sul tema delle borseggiatrici e ladre incinte. Finalmente si cambia e la gravidanza non sarà una scusa: chi commette reati verrà sanzionato, pur nel rispetto dei diritti di tutti, nascituro compreso”. A sottolinearlo è il sottosegretario alla Giustizia Andrea Ostellari commentando la proposta di legge sulle detenute madri di cui ieri si era concluso l’esame degli emendamenti in Commissione Giustizia della Camera.

“Ora, per il bene del Paese – aggiunge Ostellari -, attendiamo che il testo venga portato in aula come previsto. Così le borseggiatrici in stato di gravidanza non resteranno impunite e, secondo la valutazione del magistrato, sconteranno la pena presso una casa famiglia o in un apposito carcere per detenute madri”. L’articolo 146 del codice penale prevede il differimento della pena per le donne incinta, per le madri con un figlio inferiore a un anno di età, per chi è affetto da Aids o da altra malattia grave.

Source: ansa.it

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