La polizia svedese ha accolto la richiesta di bruciare il Corano durante una manifestazione davanti alla moschea in Medborgarplatsen a Stoccolma. Lo riporta il quotidiano Dagens Nyheter. La polizia ha affermato nella decisione scritta di concedere il permesso che i rischi per la sicurezza associati all’incendio “non erano di natura tale da giustificare, secondo le leggi vigenti, una decisione di respingere la richiesta”.
“La direzione della moschea e io siamo molto delusi della decisione della polizia di permettere che un Corano venga bruciato il giorno dell’Eid”, ha affermato Mahmoud Khalfi, imam della moschea di Stoccolma. Oggi per i musulmani inizia infatti la festa di 3 giorni dell’Eid al-Adha, la festa del Sacrificio.
L ’emittente locale Tv4 ha ricordato come un evento analogo a gennaio davanti all’ambasciata turca, con protagonista il politico di estrema destra Rasmus Paluden, scatenò un’ondata di proteste e portò alla rottura dei negoziati con Ankara sull’ingresso del Paese scandinavo nella Nato.
In vista del summit di metà luglio a Vilnius, è previsto un nuovo incontro tra le autorità svedesi e turche nei prossimi giorni per discutere dell’adesione di Stoccolma nell’Alleanza. Il permesso è stato concesso dopo che l’organizzatore della manifestazione ha vinto l’appello in tribunale contro il diniego a svolgere l’evento davanti all’ambasciata irachena a Stoccolma. I media locali ritengono che possano esserci disordini dopo il rogo.
“Condanno l’atto spregevole commesso in Svezia contro il Corano, il nostro libro sacro, durante il primo giorno dell’Eid-al-Adha”, la festa del sacrificio celebrata dai musulmani in tutto il mondo. Lo ha affermato il ministro degli Esteri turco Hakan Fidan su Twitter in riferimento al permesso delle autorità svedesi alla manifestazione davanti a una moschea di Stoccolma. “È inaccettabile permettere queste azioni dietro il pretesto della libertà di espressione, tollerare un atto atroce di questo tipo significa esserne complici”, ha aggiunto Fidan.