Migranti, Corte Gb boccia piano governo di respingimento in Ruanda


Stop della Corte d’Appello inglese al programma del Governo di deportare gli immigrati illegali in Ruanda con un biglietto di sola andata. I giudici hanno concluso che Kigali non è un asilo sicuro e che procedere con i trasferimenti forzati sarebbe una violazione dell’articolo 3 della Convenzione europea dei diritti dell’uomo, che proibisce il trattamento disumano e la tortura.

Colpo per Sunak

Il verdetto è un colpo per il premier Rishi Sunak che ha fatto della lotta all’immigrazione illegale una delle priorità del suo Governo e che sperava di poter far partire a breve i primi voli per il Ruanda. “Rispetto la Corte ma non sono assolutamente d’accordo con le sue conclusioni”, ha detto Sunak, annunciando che intende fare ricorso alla Corte Suprema.Nel dicembre scorso l’Alta Corte aveva definito legale il controverso programma di deportazioni in Ruanda, stabilendo che non viola la Convenzione sui rifugiati delle Nazioni Unite.

Unhcr, l’agenzia dell’Onu per i rifugiati, aveva fatto appello, rivolgendosi all’Alta Corte assieme a un gruppo di associazioni umanitarie e ad alcuni richiedenti asilo da Sudan, Siria e Iran. I loro legali hanno sostenuto che il Ruanda non può essere considerato un Paese sicuro perchè non tutela i diritti umani dei rifugiati, che in passato ha arrestato o espulso in modo arbitrario.

La Corte d’Appello, a maggioranza, ha concordato che le autorità di Kigali potrebbero rispedire i migranti verso i loro Paesi di origine dove potrebbero essere perseguitati, imprigionati o uccisi.“Sono convinto che il Governo del Ruanda abbia fornito le garanzie necessarie che non c’è il rischio che i migranti trasferiti lì siano inviati verso Paesi terzi”, ha obiettato Sunak, difendendo la sua strategia mirata a mettere fine agli sbarchi e frenare le bande di trafficanti di persone. Oltre 11mila migranti sono sbarcati sulle coste inglesi quest’anno, mentre nel 2022 quasi 46mila persone, un numero record, avevano attraversato la Manica.

«La politica di questo Governo è molto semplice -, ha detto Sunak -. E’ questo Governo e questo Paese che dovrebbe decidere chi arriva qui, non le bande criminali. E farò tutto il possibile perché questo accada».



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