Borse, dopo due sedute negative l’Europa tenta il recupero. Attesa per Pil Usa. A Milano scatta Pirelli

Get real time updates directly on you device, subscribe now.

3′ di lettura

(Il Sole 24 Ore Radiocor) – Dopo due sedute in ribasso, le Borse europee hanno ingranato la marcia giusta e viaggiano in rialzo, nonostante la frenata registrata da Wall Street e provocata dalla linea dura confermata dalla Federal Reserve. Così salgono il FTSE MIB di Milano, il CAC 40 di Parigi, il DAX 40 di Francoforte, l’IBEX 35 di Madrid, l’AEX di Amsterdam. Resta più indietro il FT-SE 100 di Londra.
La Banca centrale americana, come emerso dai verbali dell’ultima riunione, ha infatti preannunciato che «ci vorrà un po’ di tempo» prima che l’inflazione torni al target del 2%, il che significa che ci saranno altri rialzi dei tassi, anche se questo porterà a una «plausibile» recessione nel 2023. Indicazioni sulla tenuta dell’economia americana arriveranno con i dati sul Pil del quarto trimestre (seconda lettura) e i numeri sulle richieste di sussidi di disoccupazione. Nel Vecchio Continente, mentre restano vive le tensioni geopolitiche, alla vigilia del primo anniversario dell’inizio della guerra in Ucraina, gli occhi sono puntati sui numeri sull’inflazione, che nell’Eurozona è calata a gennaio.

Inflazione Eurozona cala a gennaio dal 9,2% all’8,6%

A gennaio il tasso di inflazione annuale nell’area euro è calato all’8,6% dal 9,2% di dicembre. Lo indica Eurostat la cui stima flash pubblicata il primo febbraio aveva registrato un calo all’8,5%. Un anno prima era al 5,1%. Nella Ue 10% contro 10,4% a dicembre; un anno prima 5,6%. La prossima stima flash per febbraio è prevista il 2 marzo. I tassi annuali più bassi sono stati registrati in Lussemburgo (5,8%), Spagna (5,9%), Cipro e Malta (entrambi 6,8%). I tassi annuali più elevati sono stati registrati in Ungheria (26,2%), Lettonia (21,4%) e Cechia (19,1%). Rispetto a dicembre, l’inflazione annua è diminuita in diciotto Stati membri ed è aumentata in nove. In Italia 10,7% dopo 12,3 a dicembre, un anno prima 5,1%.

Loading…

A Milano premiata Pirelli dopo i conti, giù Eni

A Piazza Affari sono scattate le Pirelli & C, dopo i conti superiori agli obiettivi aziendali, soprattutto nei ricavi, nei flussi di cassa e nei debiti. Dopo il +2,2% della vigilia continua a correre anche Stellantis, all’indomani dei conti che la società ha definito “record”. In coda invece Eni, dopo i risultati giudicati dagli analisti «deboli a livello operativo», pur se con una buona generazione di cassa. Tra le migliori anche Finecobanke Stmicroelectronics, sostenuta dall’outlook positivo dell’americana Nvidia sul primo trimestre. Da segnalare il calo a Parigi di Essilorluxottica(-4,1%) dopo i conti del 2022.

Andamento dello spread Btp / Bund

Loading…

Spread stabile, rendimento decennale in lieve calo

stabile per lo spread tra BTp e Bund in un contesto di leggero ripiegamento per i rendimenti della curva euro. A inizio seduta, il differenziale di rendimento tra il BTp decennale benchmark (Isin IT0005518128) e il pari scadenza tedesco si e’ attestato a 193 punti base dai 194 punti del finale di ieri. Calo frazionale per il rendimento del BTp decennale benchmark che ha segnato una prima posizione al 4,45% dal 4,46% del finale della vigilia.

Scopri di più

Scopri di più

Petrolio tenta di rialzare la testa, gas ancora sotto 50 euro

Sul fronte energetico, il petrolio prova a interrompere la serie negativa che dura da sei sedute, in attesa dei dati sulle scorte americane di greggio: i contratti aprile del Wti salgono dello 0,32% a 74,19 dollari al barile, quelli del Brent di pari scadenza dello 0,36% a 80,89 dollari. Il gas naturale scambiato ad Amsterdam cala del 2,4% a 49,35 euro al megawattora, tornando sotto la soglia dei 50 euro.

Source: ilsole24ore.com