Grasso (Maserati): «Vogliamo diventare più grandi, obiettivo redditività»

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Primo semestre 2023 più che positivo per Maserati che ha registrato ricavi netti per 1,3 miliardi e un risultato operativo di 121 milioni, con il margine al 9,2%, dal 6,6%, principalmente, secondo il costruttore modenese del gruppo Stellantis, del lancio di Grecale e GranTurismo. Nei primi sei mesi dell’anno le vendite di Maserati sono salite a 15.300 contro le 10.200 dello stesso periodo 2022.

«Nel secondo semestre del 2023 abbiamo l’obiettivo di continuare a crescere anche se le condizioni di mercato saranno dure», ha commentato l’amministratore delegato Davide Grasso. «Non vogliamo essere un fuoco di paglia, puntiamo a una crescita costante», ha aggiunto Grasso, sottolineando che Maserati «ha come target quello di arrivare a un margine sull’utile operativo rettificato a doppia cifra, con un primo obiettivo al 15% e poi più nel lungo termine al 20%».

«Una Ipo di Maserati – ha confermato Grasso dopo quanto detto mercoledì dal ceo di Stellantis, Tavares – non è all’orizzonte. Siamo centrati a realizzare risultati e a crescere nel lungo termine». A fine 2019 «abbiamo iniziato un percorso con un obiettivo di crescita, puntando ai risultati finanziari, alla redditività, a creare valore e all’appeal del brand e siamo contenti di come stanno andando le cose», ha continuato Grasso, sottolineando che «non vogliamo diventare “grandi” ma “più grandi” per garantire risultati in termini di redditività», mantenendo «la qualità dei prodotti» che garantiscono il «pricing power del marchio» che è un «marchio italiano di lusso».

Sul fronte della crescita, non è nella strategia di Maserati puntare sulle edizioni limitate: «Le edizioni limitate per noi devono avere un significato. Per noi non sono un modo per aumentare ricavi e redditività».



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